Parodontopatia e ipertensione arteriosa: un legame da tenere sotto controllo medico.

parodontopatia

Una ricerca internazionale del 2019, condotta in 26 paesi, con ben 80 studi clinici pubblicata sulla rivista Cardiovascular Research, aggiorna e conferma le prove che ci siano associazioni molto intime fra la parodontopatia e l’ipertensione arteriosa.

Si è notato addirittura che questa associazione è lineare, ossia che più la malattia parodontale è in stato avanzato, più è elevato il rischio di l’ipertensione arteriosa.

Lo stesso studio sottolinea l’importanza di informare i pazienti di questo aspetto per tenere sotto controllo un eventuale parodontopatia.
L’attenzione e l’informazione dovrebbero essere le stesse che si hanno per le patologie cardiache (leggi il parere di un cardiologo sull’ipertensione). Infatti, sarebbe opportuno consigliare al paziente una vita sana, attività fisica e una corretta alimentazione.

L’ipertensione arteriosa ha un’ incidenza nella popolazione adulta mondiale intorno al 40%.

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Inoltre, rappresenta una tra le principali cause di morte prematura essendo legata al rischio concreto di infarto e ictus.

La parodontopatia, incide per circa il 50% della popolazione.

Per questo motivo era stata associata già in passato a malattie cardiovascolari, come affrontato in precedenza in uno dei nostri articoli (vai all’articolo).

Quello che mancava era uno studio che ne ufficializzasse il legame in modo scientifico.

La meta-analisi condotta su un campione di soggetti molto grande ha evidenziato che:

  • dal momento della comparsa della malattia parodontale corrispondono 4-5 mm di mercurio di valori di pressione.
  • a una parodontopatia grave è associata un rischio del 22% di soffrire di ipertensione arteriosa.

Le cause di questa manifestazione, sembrano risiedere nel fatto che la parodontite, da manifestazione locale, con una componente di predisposizione genetica alle due patologie, contribuisca a estendere l’infiammazione a livello sistemico.

Quindi l’infiammazione gengivale si ripercuote su tutto l’organismo.

Alla luce di quanto detto risulta quanto mai opportuno sottoporsi a regolari sedute di igiene e visite odontoiatriche approfondite.
La comunicazione fra paziente, medico di Medicina Generale e odontoiatra svolge un ruolo strategico al fine di individuare fattori di rischio che possano predisporre alle patologie trattate.

Quali sono i sintomi della parodontite?

Ci sono alcuni sintomi della parodontite, molto semplici da individuare:

  • infiammazione delle gengive: gengive rosse o gonfie;
  • sanguinamento spontaneo o in seguito allo spazzolamento causato, appunto, dall’infiammazione delle gengive.
  • sapore e odore cattivo dalla bocca.

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In alcune occasioni i sintomi della parodontite non ci sono o sono mascherati come, per esempio, nei fumatori. In questo caso una visita dal dentista è quanto mai auspicabile.

L’argomento è molto ampio e importante e presso i nostri studi troverete personale qualificato e preparato pronto a darvi tutta l’assistenza necessaria.

Richiedendo un appuntamento online la prima visita e l’ortopanoramica sono gratuite.

Dott. Emiliano Armellin